Sagittario 2014: l’Avventuriero, L’Odissea: Il viaggio di Ulisse
Nota Chiave
“Vedo la meta, la raggiungo e ne scorgo un’altra”
(Full Moon: December 6, 2014. 12.26 pm GMT.)
“…..l’Arciere deve avere la mira, la mano e la postura ferme e stabili per scoccare
la freccia, che se ben diretta e seguita, lo condurrà oltre la porta dell’iniziazione.
Chi si approssima al sentiero del discepolato o è già un discepolo trarrà
molto profitto dall’esame serio e sistematico di questo segno.”1
Il Sagittario, l’Avventuriero
L’odissea: Il viaggio di Ulisse
I Lotofagi
I Ciclopi
Circe, la maga
Le Sirene
Calipso
Penelope, i suoi pretendenti e il Ritorno di Ulisse
Il Sagittario, l’Avventuriero
Il Sagittario è l’intrepido ed audace avventuriero dei regni inesplorati; quei luoghi remoti nei meandri della terra – sulle cime delle montagne, in giungle lontane o nei deserti solitari. O, nella coscienza, all’avanguardia nell’esplorazione scientifica, spingendo i limiti dell’espressione artistica o per sondare l’anima in profonda meditazione.
Il Sagittario è l’espansività senza confini, una descrizione fedele al suo governatore Giove, il più grande pianeta del nostro sistema solare – e governatore del secondo raggio di Amore-Saggezza, il raggio indaco dell’ insegnamento e della guarigione.
Il Sagittario è l’arciere impetuoso che osa andare oltre il suo raggio d’azione circoscritto. Ad un certo punto dell’evoluzione, spara le sue frecce verso destinazioni sconosciute, per vedere dove portano; le sue frecce vengono scoccate dal pensiero, in attesa della freccia di ritorno dell’ intuizione. Il Sagittario è lo spirito della scoperta, da qui l’esploratore, l’avventuriero, il postulante, il viandante, il viaggiatore – e lo Star Trekker:
“Spazio: L’ultima frontiera. Questi sono i viaggi della nave stellare Enterprise. La sua missione quinquennale: esplorare strani, nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita e civiltà, per arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima.”2
“L’esplorazione dello spazio interiore, la nostra coscienza, è in definitiva collegata alla nostra scoperta dello spazio. Proprio come il mondo diventa un posto più piccolo con l’ incremento delle comunicazioni e della tecnologia dei trasporti, così l’universo diventa un posto più piccolo con l’aumento della tecnologia della meditazione! “~ Dada Gunamuktananda ~ |
Quindi, il Sagittario è il sognatore, il ricercatore e il visionario – un mix di immaginazione, pensiero diretto ed intuizione:
“In Sagittario, l’intelletto che è stato sviluppato, usato ed infine illuminato, diviene sensibile ad un’esperienza mentale ancora più elevata, cui diamo il nome di percezione intuitiva. Lampi di luce rischiarano i problemi; si ha una visione lontana del conseguimento; l’uomo comincia a risalire dalle profondità toccate in Scorpio e davanti a sé scorge la montagna in Capricorno, che sa di dovere un giorno scalare.”3
Questo riferimento al Sagittario tra Scorpione e Capricorno è interessante, perché il Sagittario (come la Bilancia), è conosciuto come un segno di “intermezzo” – tra i test e le prove di Scorpio e la possibilità di raggiungere l’iniziazione sulla sommità del Capricorno.
Sebbene il Sagittario sia l’arciere che ‘punta dritto’, è paradossalmente un segno di dualità, in particolare l’enfasi è nel fatto che la sua polarità opposta è il segno dei Gemini, i Gemelli. L’antico simbolo del Sagittario è il Centauro, che rappresenta l’ambizione, mentre L’Arciere simboleggia l’ambizione e la direzione. Il primo è la personalità orientata, mentre il secondo è l’anima; da qui il Centauro e l’Arciere rappresentano la dualità del Sagittario.Il Centauro è metà uomo e metà cavallo e rappresenta il desiderio di natura animale che non è ancora stato superato, influenzato da kama-manas (desiderio-mente), la soddisfazione delle ambizioni della personalità di raggiungere un obiettivo. Il tema principale dell’ Arciere è la Direzione – la rifocalizzazione di se stessi verso un obiettivo specifico che è allineato con il Piano Divino – o perlomeno una comprensione relativa del proprio ruolo:
“Quando la sensibilità alla direzione è ben sviluppata diviene, nei primi stadi, lo sforzo di unificare ogni attività dell’anima e della personalità col Piano di Dio, e questa è…la direzione prefissa del pensiero di Dio. Non esiste vera direzione se non con il pensiero…..il pensiero è potere….direzione mentale.
Sulla ruota invertita [Sagittario sulla Via illuminata], l’obiettivo è l’espressione di amore-saggezza [Giove] che è sempre sviluppato disinteressatamente e sempre consacrato al bene del tutto – e non la soddisfazione dell’individuo.”4
Quindi, il Sagittario risvegliato afferra la sua parte per giocare nel grande piano,
“Egli non procede più al buio, poiché vede ciò che deve fare e quindi il progresso è rapido e percorre “velocemente la Via”. “Egli vola da un punto all’altro cercando le frecce che ha scoccato”.
In senso figurato, egli deve continuamente scendere dal cavallo bianco (la personalità sviluppata e purificata) e scoprire dove la freccia dell’aspirazione intuitiva lo conduce; vola “sulle ali dell’anima” …….e diventa egli stesso, nella personalità, quel Dio alato.”5
E’ da notare il riferimento a Mercurio, “il Dio alato”, che, come “messaggero degli dei”, media tra l’anima e la personalità, mantenendo l’equilibrio e il bilanciamento. Mercurio governa il segno opposto dei Gemelli, quindi, quando Sagittario diventa un “dio alato”, ha mescolato con successo la dualità Gemelli-Sagittario.
Mantenere l’equilibrio non è sempre un compito facile per il Sagittario – o per i segni della Croce Mobile in generale, di cui esso fa parte. Quando l’arioso Gemelli è collegato con l’ardente Sagittario, emerge l’immagine di un incendio volatile, feroci fiamme in balia di un vento incostante; questo è il Sagittario in fase non risvegliata dello sviluppo, non l’ Arciere risvegliato che dirige le frecce infuocate dritte al bersaglio. Fiamme e armi provengono da Marte, reggente gerarchico del Sagittario.
E ‘l’influenza di Marte qui che contribuisce notevolmente alla volubilità emotiva del Sagittario. E’ attraverso l’influenza di Marte in Sagittario, che il discepolo sul sentiero viene testato, per quanto riguarda:
“ …..I Signori Lunari della forma, destinati ad essere sacrificati all’aspetto spirituale superiore e dominati dall’Angelo solare.6 (Vedi questa newsletter per la potente influenza di Marte in Sagittario.)
Mentre sull’argomento Marte, gli studenti potrebbero trarre profitto nel tracciare l’evoluzione di Marte attraverso i segni, per esempio, la sua posizione sui quattro bracci della croce cardinale – in esaltazione (Capricorno), in caduta (Cancro), in dignità (Ariete) e in esilio (Bilancia).
Allo stesso modo, Marte nella sequenza dei segni da Vergine a Sagittario: Vergine (l’accelerazione’ della vita dell’anima), Bilancia (il dio della guerra in un segno di pace), Scorpione (i test finali e le prove), Sagittario (reggente gerarchico) e Capricorno (la lotta tra lo spirituale e materiale).
Nella pratica di Astrologia Esoterica, non solo deve essere considerata la polarità del segno opposto, ma l’intera croce associata ad un segno. In ugual modo, è sempre da tenere in considerazione, il relativo stadio di sviluppo di qualsiasi individuo o gruppo, che la seguente tabella illustra:Umanità non risvegliata | Umanità risvegliata |
Gemelli — Mutevolezza.Instabilità. Interazione. | Gemelli—Riconoscimento di anima e forma. Interazione dell’Anima. |
Sagittario—Desiderio ambizioso. Direzione. Orientamento. | Sagittario— Aspirazione spirituale mirata. Discepoli. |
Vergine—Vita Materiale. La custodia di un’idea. | Vergine—La madre del Cristo-Bambino. Gestazione. |
Pesci—Sensazione. Medianità. Fluidità. | Pesci-Il Salvatore del Mondo.Il Mediatore. |
Mercurio e Giove sono i due governatori dominanti dei segni di Croce Mobile, che rispettivamente governano Gemelli -Vergine e Sagittario-Pesci. Entrambi i pianeti governano il secondo raggio di Amore-Saggezza ed il quarto raggio di Armonia tramite Conflitto, i raggi che governano la massa dell’umanità:
“La loro funzione è di unire e fondere in un solo complesso cooperante le grandi dualità che si manifestano tramite il quarto regno della natura [l’umanità]. Il significato è assai chiaro. È evidente che, tramite l’influsso di Mercurio e Giove, il desiderio materiale può essere tramutato in amore divino e il conflitto, caratteristica che distingue la famiglia umana, può servire a risolvere la dissonanza in armonia.”7
L’Odissea: il viaggio di Ulisse
Nell’antica Grecia, i Misteri dell’Iniziazione erano codificati in miti e leggende. Il Poema epico di Omero, l’Odissea, è la storia del re Odisseo (Ulisse, nella mitologia romana) – e dei suoi numerosi viaggi di molti anni in tutto il mondo; è la storia della Ricerca, per eccellenza – dell’avventuriero e del viaggiatore stanco del mondo e in cerca di obiettivi sagittariani di saggezza e verità.
L’Odissea è l’umana ricerca dell’anima, con le sue molteplici prove e test lungo la strada, col peregrinare continuo che alla fine conduce Ulisse di nuovo a casa, per riunirsi con la moglie Penelope – la personificazione della Sapienza, l’anima. La sua assenza da casa per 20 anni (20 = 2), è anche il simbolo dello sviluppo del secondo raggio di Amore-Saggezza. Storie simili abbondano, come il ritorno del Figliol Prodigo, l’Ebreo Errante, le fatiche di Ercole, Giasone e gli Argonauti, e Sinbad il marinaio.
Le avventure di Ulisse iniziarono dopo la guerra di Troia, esotericamente in un periodo molto più antico nella storia di quanto sia riconosciuto. L’Odissea è simile all’antico Hindu Ramayana, un evento che si è verificato intorno all’inizio della Quinta Razza-radice, quando la coscienza atlantidea era ancora molto influente. La civiltà di Atlantide venne sommersa da vaste inondazioni che coprirono l’intero pianeta, da qui l’ubiquità di Nettuno, Signore degli oceani e come Ulisse viaggiò in tutto il mondo con il suo fedele equipaggio, avventura dopo avventura. Di qui anche la natura delle prove legate alla natura d’acqua del desiderio, Nettuno che governa il regno astrale e le nebbie di maya e dell’illusione.
Secondo Manly P. Hall e la sua interpretazione neoplatonica dell’Odissea , Nettuno governa sulla la vita psichica e non vuole che Ulisse fugga. Nettuno è la fluidità della vita astrale, che si dispiega sui mari dei viaggi di Ulisse, causandogli i dubbi più pesanti. Nettuno è il co-governatore di sesto raggio di Devozione o Idealismo ed il Sagittario è la più potente espressione del sesto raggio in questo ciclo, guidata da Marte governatore gerarchico di questo segno. Entrambi i pianeti governano il centro del plesso solare, sede del corpo astrale. (Anche in questo caso, i lettori possono consultare questa precedente newsletter in cui viene discussa la natura marziana/astrale del Sagittario.)
https://www.youtube.com/watch?v=u8hLc_nqx8g
Il Viaggio di Ulisse rappresenta la lotta per liberarsi dall’influenza ancora molto potente della civiltà di Atlantide, mentre sviluppa la caratteristica di controllo mentale della nuova razza emergente di quel periodo, la nostra attuale quinta razza radice. Eppure, la storia è attuale – è la sintesi odierna di quell’antica lotta, per tutti coloro che percorrono la propria Odissea personale, per dare ascolto al richiamo dell’anima – e al più grande gruppo o ashram al quale sono affiliati. Questi miti sono universali, eterni e sono sempre una chiave ricca e gratificante che sblocca I Misteri.
L’oceano è considerato come il viaggio tra terra e lo spirito. E’ il principio di mediazione dal punto di vista inferiore o superiore – come il piano astrale tra il fisico e mentale, o il ponte dell’anima anima tra spirito e materia. Come governatore del piano astrale, Nettuno nel suo aspetto non-del-tutto-redento, rappresenta la “trappola della fantasia” – che rende difficile pensare in modo chiaro per ristabilire un equilibrio mentale.
Il problema di Nettuno qui è una lama a doppio taglio: l’immaginazione è il riflesso più basso dell’ intuizione o buddhi, la più alta espressione di Nettuno; una fantasia morbosa8 ospita molto del glamour, delle illusioni e delle insidie del piano astrale. Questo è ciò che intende Hall con la “trappola della fantasia”.
Quando l’immaginazione si unisce alla natura altamente speculativa del Sagittario (Don Chisciotte e i mulini a vento)9 è capace di grande espressione artistica o può favorire paure e illusioni. Eppure, questo è ciò che motiva l’ Arciere a sparare le sue frecce al di là del suo raggio circoscritto; questa è l’immaginazione creativa al centro della meditazione Vajrayana – e la natura “sul filo del rasoio” del percorso verso l’illuminazione.
Nell’Odissea, Minerva – la dea della saggezza di solito è raffigurata con un gufo, che rappresenta la guida spirituale della mente superiore o dell’anima di Ulisse, alla fine guida la sua fuga dalle “insidie” di Nettuno. Il nome di Minerva è deriva dalla radice ‘men’ (n.d.t. uomini in italiano) che significa mente (‘manas’ in sanscrito). Una delle sue più note qualità è la grande intelligenza, come la sua controparte, Pallade-Atena.
Ulisse – o Odisseo è stato chiamato anche “Ulisse l’astuto”, famoso per la sua genialità, furbizia e versatilità – una “intelligenza astuta”. Questo è il simbolo della mente ben sviluppata come componente più potente della triplice personalità o sé inferiore, ma anche il Guardiano, l’ombra – intelligente e arrogante, colma di conoscenza mondana, anche se non equilibrata con saggezza.
Ulisse ebbe molte avventure e alcuni punti salienti saranno considerati in seguito. Si noti che molti dei suoi incontri sono con creature soprannaturali, il regno dei deva – che era molto più vicino all’umanità rispetto ad oggi- e con i giganti ormai estinti.
Sagittario è uno dei segni dello zodiaco dei grandi scrittori-poeti, soprattutto perché è in combinazione con il quarto raggio di bellezza e arte.
Sole in Sagittario: Mark Twain, Louisa May Alcott, Rainer Marie Rilke, Alexander Solzhenitsyn, William F. Buckley.
Ascendente Sagittario: Fyodor Dostoyevsky, Herman Hesse, John Galsworthy, Philip Roth, Kurt Vonnegut, HG Wells.
Allo stesso modo, con il Sole nell’opposto segno Gemelli – Dante Alighieri, Allen Ginsburg, Edward Bulwer Lytton, Thomas Mann.
I lotofagi
Sulla strada di casa verso Troia, Ulisse e le sue dodici navi vennero spinti fuori rotta dalle tempeste e approdarono nel paese dei letargici Lotofagi :
“… I Lotofagi, che vivono di un alimento che viene da un tipo di fiore. Qui siamo approdati per prendere acqua dolce e le nostre squadre hanno ricevuto il loro pasto di mezzogiorno sulla riva, vicino alle navi … Hanno iniziato subito, e passati tra i Lotofagi, che non hanno fatto loro alcun male, ma hanno dato loro da mangiare del loto, così delizioso che coloro che lo mangiavano lasciavano andare le preoccupazioni per casa e non avevano nemmeno voglia di tornare indietro e raccontare quello che era successo, ma volevano rimanere e sgranocchiare loto con i Lotofagi senza pensare più al ritorno.”10
I frutti e fiori di loto erano narcotici, addormentavano le persone in una sorta di apatia pacifica. Qui è l’espressione di Nettuno che governa sulle droghe e la loro natura illusoria. Nello sviluppo della coscienza, i centri spirituali o fiori di loto, si aprono durante un periodo che copre molte vite, eppure queste persone erano “mangiatori di loto” – rinviando così il loro sviluppo spirituale.
Questo interludio rappresenta una certa distrazione Gemellare per la mirata ricerca Sagittariana; o forse, considerando l’intera croce mutevole, un sognante interludio Pescino. In termini moderni, un “mangiatore di loto” è una persona che conduce una vita indolente, indifferente al mondo frenetico, un sognatore o un idealista non realistico.
I Ciclopi
Il ciclopico gigante Polifemo catturò Ulisse e iniziò a mangiare i suoi uomini. Ulisse si procurò un barile di vino e il gigante lo bevve, addormentandosi. Ulisse e i suoi uomini presero un palo di legno, lo accesero con il vino rimanente e lo puntarono dritto nell’occhio del ciclope, accecandolo.
“L’allegoria di Ulisse, i cui compagni furono divorati mentre il re di Itaca si salvò mettendo fuori uso con il fuoco l’occhio di Polifemo, si basa sull’atrofia psicofisiologica del “terzo occhio”. Ulisse appartiene al ciclo degli eroi della Quarta Razza [Atlantidea] … la sua avventura con la razza selvaggia dei giganti, l’antitesi della colta civiltà nell’Odissea – è un ricordo allegorico del passaggio graduale dalla civiltà ciclopica della pietra e delle costruzioni colossali alla cultura più sensuale e fisica degli Atlantidei, che finì col far perdere, all’ultima parte della Terza Razza, il suo occhio spirituale che penetrava tutto.11
In un’altra avventura, Ulisse incontrò i cannibali Lestrigoni, che i greci consideravano avessero abitato la Sicilia un tempo. Ulteriori commenti di HPB,
“I Lestrigoni, divoratori dei compagni di Ulisse, erano cannibali giganti, che si afferma vivessero ai tempi primitivi nelle caverne della Norvegia. La geologia ha verificato, con le sue scoperte, alcune asserzioni omeriche che vennero considerate per parecchi secoli soltanto allucinazioni poetiche……. I fiordi norvegesi sono perfettamente descritti da Omero nella sua Odissea ( canto X,100), la gigantesca statura dei Lestrigoni è comprovata dalla scoperta di ossa umane di dimensioni non comuni, ritrovati in grotte situate nelle vicinanze di questa regione e che i geologi suppongono appartenessero ad una razza estinta molto tempo prima dell’immigrazione ariana.”12
La Maga Circe
“Ulisse naufragò sull’isola di Eea, dove Circe mutò tutti i suoi compagni in maiali – a causa della loro voluttà … [della loro eccessiva indulgenza nel piacere]”13
Circe era figlia di Elio, il sole. I suoi fratelli erano Eete, custode del vello d’oro (simbolo del corpo causale dell’anima) e Perseo. Sua sorella era Parsifae, moglie di Minosse re di Creta (il Manu) la madre del Minotauro.
Quando Ulisse incontrò Circe, ella tramutò la metà dei suoi uomini in porci dopo averli nutriti con formaggio e vino. Hermes (Mercurio) mise in guardia Ulisse riguardo a Circe e gli diede un farmaco per resistere alla magia di Circe. Circe era attratta dalla resistenza di Ulisse, si innamorò di lui ed infine lasciò liberi i suoi uomini.
Secondo M.P. Hall, Circe rappresenta l’immaginazione incontrollata. Lo stesso Ulisse si inganna attraverso gli impulsi dei propri desideri, attraverso false dottrine e credenze,i principi lunari, il piano astrale, i fenomeni pseudopsichici – che tutti alimentano frustrazioni e fobie. Anche qui ci sono alcuni degli annebbiamenti del Sagittario e del sesto raggio – di essere un credente che vede solo in direzione di una qualche dottrina religiosa o filosofica. Uno dei paradossi affascinanti del Sagittario è il suo amore per le grandi e sconfinate idee e, per contro, il rigoroso fondamentalismo che è invece mirato ad un unico percorso.
L’umanità ha spesso avuto una recalcitrante mancanza di volontà ad affrontare i fatti, vorrebbe piuttosto vivere di illusioni auto-create. Solo la mente focalizzata può raggiungere la destinazione, tutto il resto deve essere lasciato alle spalle, da qui la partenza definitiva da Circe e dalla sua isola.
Le Sirene
Uno dei più famigerati racconti dell’Odissea. ( n.d.t.: nell’originale in inglese, Phillip usa (in)famous, in italiano letteralmente si potrebbe rendere come (in)fame, quindi non fausto o anche non famoso). Ulisse ordina al suo equipaggio di legarlo all’albero, così da poter sentire il suono dolce delle sirene senza cadere loro preda. (Da notare le tante “femme fatales” ed il tema del sesso che Ulisse incontra nei suoi viaggi.) Una canzone seiren ( n.d.t.: intraducibile in italiano, ma è attributo delle sirene ) è “una affermazione allettante o una attrattiva; In particolare qualcuno che è seducente o ingannevole.”
C’è molto esoterismo in questa storia, non ultimo il rapporto degli esseri umani con il regno dei deva, o l’esistenza di sirene o esseri simili a pesci che provengono da un’evoluzione precedente. Ma anche, seiren deriva dal greco Seirios per la stella Sirio – il “suono” della stella Sirio, le cui frequenze trasmesse guidano l’evoluzione di tutto il nostro sistema solare.
Calipso
“Ulisse … fu gettato su Ogigia, l’isola di Calipso, dove per circa sette anni visse in relazione illecita con la Ninfa. Ebbene, Calipso era una figlia di Atlante (Odissea, Libro XII), e tutte le antiche versioni tradizionali dicono dell’isola di Ogigia che era molto lontana della Grecia, esattamente in mezzo all’oceano, identificandola così con Atlantide.”14
Calypso era una ninfa della mitologia greca (membro del regno dei deva), che viveva nell’isola di Ogigia. Era la figlia di Atlante, che come dice il nome, è Atlantide personificata:
“Le allegorie greche davano ad Atlante, o Atlantide, sette figlie — le sette sottorazze — i cui nomi sono Maia, Elettra, Taigeta, Asterope, Merope, Alcione e Celeno. Questo in senso etnologico, giacchè esse hanno sposato Dèi e sono divenute madri di eroi famosi, fondatori di nazioni e citta. Astronomicamente, le Atlantìdi sono divenute le sette Pleiadi. Nella Scienza Occulta sono entrambe in relazioni con i destini delle nazioni, destini formati dagli eventi passati delle loro prime vite, secondo la legge del Karma.. ”15
Ulisse fu gettato a riva sull’isola di Ogigia, dove Calipso lo costrinse a rimanere come suo amante mortale per sette anni (un ciclo di Saturno). Lei lo incantò con il suo canto mentre tesseva al telaio (come Penelope) con una spoletta d’oro. Dormono insieme, ma Ulisse si augura che presto mutino le circostanze. L’intenzione di Calipso era di rendere Ulisse un marito immortale, ma non era il suo destino a vivere con lei per sempre e finalmente fuggì dopo che Ermes le disse di liberarlo.
Penelope, i suoi pretendenti ed il Ritorno di Ulisse
E’ questa probabilmente la parte più importante della storia, come Ulisse torna a riunirsi con Penelope – il ritorno della personalità errante che si riunisce con l’anima. Durante la sua assenza, Penelope ideò molte strategie per ritardare di sposare uno dei 108 pretendenti. (da notare che questo numero riguarda la Kumaras 108, i 108 rosari, la quinta armonica ecc.)
Erano uomini ambiziosi, quelli che volevano sposare Penelope, che rappresentano la conoscenza mondana motivata egoisticamente dal potere e dal prestigio di sposare la saggezza. Penelope respinse le loro avances ed assegnò loro compiti impossibili. Non avrebbe sposato nessuno finché la sua tela non fosse finita e così, ogni notte, disfaceva la sua tela, assicurandosi che la tessitura non sarebbe mai finita.
M.P. Hall commenta che non importa quanto si conosce, qualcosa di notte porta via l’apprendimento e si deve nuovamente tessere il giorno successivo; non potremo mai sapere tutto. (il Sagittario è conosciuto per essere un so-tutto!) Non importa quanto noi “corteggiamo”, ”stiamo dietro” alla saggezza, non possiamo raggiungere la completezza e quindi non possiamo soddisfare i suoi requisiti. Pertanto, al fine di proteggere la saggezza, la saggezza stessa si svela sempre in ciò che ha fatto, quindi coloro che hanno intento egoistico non potranno mai nuocere la saggezza.
Penelope fu in grado di confondere i suoi corteggiatori finché Ulisse tornò – il suo vero marito. Qui si trovano molte unificazioni – maschile-femminile, yin-yang, anima-personalità, ecc. Ulisse ristabilisce la propria consapevolezza interiore della saggezza, che è sempre stata sua – ritornando alla sua propria dimora, dove la Sapienza lo attendeva.
La dea Minerva (Atena) traveste Ulisse da mendicante, per sapere come stavano le cose in casa sua. L’accattone o mendicante è il simbolo di chi ha rinunciato a tutti gli attaccamenti mondani. La casa è il simbolo del corpo causale dell’anima, la “casa illuminata”, in cui egli cerca di abitare.
Quando Ulisse tornò sotto mentite spoglie, Penelope non lo riconobbe. Penelope, l’anima, ha difficoltà a riconoscere Ulisse, la personalità redenta – trasfigurata nella persona che si è avventurata in numerosi viaggi, venti anni prima.
Penelope annuncia, in un lungo colloquio con il marito travestito, che chiunque riesca ad armare il pesante arco di Ulisse e a scoccare una freccia che attraversa le fessure di dodici scuri allineate, può avere la sua mano. Questo è il finale Sagittario alla storia. Nessuno dei pretendenti è in grado di armare la corda dell’arco di Apollo, ma naturalmente Ulisse travestito piega l’arco, scocca la freccia e vince la sfida. (da notare il simbolismo zodiacale delle dodici scuri allineate, delle dodici navi, ecc.)
Fatto questo, Ulisse procede a massacrare tutti i pretendenti; essi rappresentano gli elementi dissonanti della propria anima che ora egli ha vinto; egli supera tutte le illusioni e distrugge i falsi pretendenti di saggezza, penetrando e disperdendo tutti i concetti distorti sulla saggezza. Ci sono molti di questi “falsi pretendenti di saggezza” oggi, che hanno un sacco di conoscenza “spirituale”, ma una saggezza non sviluppata; possediamo la discriminazione spirituale atta a riconoscerli?
“Penelope non riesce a credere che suo marito sia davvero tornato – teme forse che sia un dio sotto mentite spoglie, lo mette alla prova ordinando al suo servo di spostare il letto nella loro camera matrimoniale. Ulisse protesta che questa cosa non può essere fatta da quando egli stesso ha costruito il letto perché sa che una delle gambe è un albero di ulivo vivente. Penelope finalmente ammette che egli è veramente il marito, un momento che mette in evidenza la loro homophrosýnē (n.d.t.: predisposizione a pensare nello stesso modo, sintonia mentale, in inglese like-mindedness).”16Il giorno dopo Ulisse e suo figlio Telemaco visitano la fattoria di campagna del vecchio padre Laerte. C’è similitudine con la storia biblica del ritorno del figliol prodigo al Padre. A un certo livello, è la personalità che ritorna all’anima (dopo aver “mangiato i gusci del paese lontano”), e, ad un più alto livello, è la coltivazione di un maggiore allineamento tra l’anima (il figlio) e la Monade (il padre). Questo completa il “ciclo eroico” dell’archetipo solare, il percorso che tutti noi dobbiamo seguire e che è la chiave per la rigenerazione dell’Umanità.
Attraverso la Croce Mobile, il Sagittario governa l’umanità e ogni viaggio personale verso l’auto-controllo è una Odissea; la lotta con l’egoismo intrinseco, l’aspirazione a Utopia, la città di riposo e di pace – la Gerusalemme del Cuore. Quindi, il tempio deve essere purificato con la distruzione di tutti i “pretendenti”, come Gesù frustò via gli usurai dal tempio. L’egoista ed il profano non diventeranno mai saggi. Il Ciclopi, quei giganti di egoismo, devono essere uccisi. Penelope finisce la sua tela attraverso il funzionamento della legge naturale – interezza, unità e bellezza sono nate.17
Phillip Lindsay © 2014.
- Astrologia Esoterica, Alice A. Bailey. P.189 ed.inglese. [↩]
- “Dove nessun uomo è mai stato prima” – Titolo del primo episodio della serie televisiva Star Trek [↩]
- Astrologia Esoterica, Alice A. Bailey. P.180. ed.inglese [↩]
- Astrologia Esoterica, Alice A. Bailey. P.190. ed.inglese [↩]
- Astrologia Esoterica, Alice A. Bailey. P.180. ed.inglese [↩]
- Astrologia Esoterica, Alice A. Bailey. p.210. ed.inglese [↩]
- Astrologia Esoterica, Alice A. Bailey. P.185. ed.inglese [↩]
- Psicologicamente insalubre o malsano: “Ha sofferto molto di un acume morboso dei sensi” (Edgar Allan Poe) [↩]
- Vedi la newsletter Sagittarius 2012 qui [↩]
- Odyssey IX, tradotto da Samuel Butler (tradotto in ita dalla traduttrice) [↩]
- La Dottrina Segreta II, H.P. Blavatsky. p. 769. ed. inglese [↩]
- Iside Svelata I, H.P. Blavatsky. p. 549. ed. inglese [↩]
- La Dottrina Segreta II, H.P. Blavatsky. p. 769. ed. inglese [↩]
- La Dottrina Segreta II, H.P. Blavatsky. p. 769. ed. inglese [↩]
- La Dottrina Segreta II, H.P. Blavatsky. p. 768. ed. inglese [↩]
- Wikipedia [↩]
- Newsletter tradotta da Simonetta Martini [↩]